Italiani all’estero (AIRE): immatricolazione e assicurazione veicoli - Pag.19

Assicurazione estero
Residenza all'estero: ecco come fare con targa e assicurazione del veicolo

Come assicurare e immatricolare un veicolo avendo residenza all’estero? Cosa fare dell’auto se ci si trasferisce all’estero? Ecco le risposte per gli iscritti AIRE e i cittadini comunitari.

Questo articolo ha avuto molti commenti con risposte del nostro esperto, per praticita' li abbiamo divisi in piu' pagine. Questa e' una delle pagine dei commenti, cerca qui sotto se trovi la risposta alla tua domanda! L'articolo originale lo trovi qui: Italiani all’estero (AIRE): immatricolazione e assicurazione veicoli .

Autore: Marco R. (Borsatrader)

Marco R. (Borsatrader)
Marco R. (Borsatrader) è un imprenditore che ha sviluppato competenze in molteplici campi della finanza in oltre 20 anni di investimenti e pratica del trading online. Dal 2003 ad oggi ha scritto oltre 700 approfondimenti sul risparmio, sulle assicurazioni, sugli investimenti immobiliari, e ha risposto online ad oltre 45.000 quesiti dei lettori.

3.384 commenti

AVETE UNA DOMANDA? SCORRETE FINO IN FONDO E SCRIVETE NEL MODULO COMMENTI, L'ESPERTO VI RISPONDERA' SU QUESTA PAGINA
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    Michaela Seiler

    Salve….. sto per comprare una macchina che era targata in holanda. Purtroppo ci sono dei problemi grossi per targarla in italia via della scheda tecnica che non si trova. Chi mi puo aiutare?????
    e cè in italia un assicurazione che accetta i anni che guidavo in germania ?

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      La vedo dura, comunque devi rivolgerti ad una agenzia di pratiche auto specializzata in importazioni. Per quanto riguarda il tuo storico assicurativo, se rispetta la normativa UE sulla Classe Universale (probabile), dovrebbe essere riconosciuto, ma occorrerà insistere un poco e fornire traduzioni giurate.

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    dario

    Salve,siamo una famiglia di italiani iscritti all ‘AIRE di Udine,ma residenti in Croazia.Un anno fa nostro figlio si e’ trasferito in provincia di Vicenza dove ha trovato lavoro.La mia domanda e’ :cosa dobbiamo fare affinche’ nostro figlio possa guidare su territorio italiano la macchina a nome della sorella?Basta l’ autocertificazione della sorella dove dichiara la proprieta’ (la macchina e’ targata Croazia) oppure ci sono dei limiti?
    Grazie

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      La può usare liberamente, è in regola con il CdS, tuttavia ricordo la solita avvertenza su possibili controlli di tipo fiscale.

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    Gerry

    Salve, sono residente in Germania e vorrei comprare in Germania uno scooter 50 e assicurarlo lì con targa tedesca che viene fornita dalla assicurazione. Trascorro mollto tempo in Italia, quindi vorrei portare loscooter in Italia e utilizzarlo qui, dato che l’ assicurazionein Germania mi costa solamente 49 euro Vorrei sapere se lo scooter immatircolato all estero ‘ soggetto anche in Italia alla revisione e, se sì, se posso farlo revisionare in Italia. Grazie mille.

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Puoi usarlo liberamente in Italia, ma non fare la revisione in Italia.

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    Simon

    Buongiorno!
    Sono residente estero in Tunisia iscritto Aire da 4 mesi. Ho alcune auto e moto d’epoca che vorrei lasciare in Italia e usarle quando sono nel nostro paese in vacanza. Come mi consiglia di agire? Grazie

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Suggerisco di variare i dati a libretto con la residenza AIRE e conseguentemente variare la polizza, come da procedura descritta per le auto “moderne”.

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    antonio bruxelles

    Buongiorno solo a titolo informativo volevo sapere se avendo una macchina comprata in belgio quindi immatricolata qui allestero se si puo assicurare questa macchina in Italia grazie x la vostra collaborazione…

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      “Assicurare in Italia” è una domanda che non ha senso. Ogni auto deve essere assicurata con le compagnie riconosciute nel Paese di immatricolazione, quindi anche estere, ma che in genere hanno specifiche filiali.

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    Vincenzo

    Salve, sono residente in Germania e regolarmente iscritto all’aire.
    Ho un contratto di leasing (locatario) di un auto immatricolata in Italia e circolante in Italia.

    Adesso vorrei riscattarla e portamela in Germania. Posso effettuare il passaggio di proprietà con il mio indirizzo tedesco ?

    Saluti
    Vincenzo

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Chiedi al leasing, mal che vada dovrai fare un doppio passaggio.

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    graziella francolini

    Mio cugino residente in Canada iscritto all’AIRE di Fano (PU) ha comperato un auto in Italia. Quale tariffa assicurativa deve essere applicata? Nel libretto di circolazione c’e’ scritto: Via Iscritto AIRE Fano PU. Grazie

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Non capisco bene cosa intendi per “tariffa”.

      • Avatar
        graziella francolini

        Gli deve essere applicata la tariffa assicurativa della provincia di Pesaro o di quale?

        • Marco R. (Borsatrader)
          Marco R. (Borsatrader)

          E’ una tariffa speciale calcolata dalla compagnia che tiene conto sia della provincia di recapito che del fatto che è iscritto AIRE. In genere, purtroppo e inspiegabilmente,. è più alta di quella della sola provincia (Pesaro).

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    Giannis Mitsiopoulous

    Buongiorno esperto,
    sono cittadino greco, ho acquistato la mia auto in Italia durante gli studi universitari e ora vorrei portarla in Grecia con me e ri-immatricolarla con targa greca. Ho interpellato un’agenzia di pratiche auto greca che mi ha detto che per la ri-immatricolazione bisogna pagare una tassa pari al 216% (?!?!?!) del valore attuale dell’auto. Inutile dire che mi costerebbe meno comprare un’auto nuova…..è possibile una cosa del genere o sono capitato nelle “mani sbagliate”? In quanto paese UE, i costi per la ri-immatricolazione non dovrebbero essere in qualche modo regolamentati? Vi è già capitato una caso simile?
    Grazie,
    Giannnis

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      ladyslao

      Abito e risiedo anche io in Grecia. Ho avuto lo stesso problema. Il governo Greco chiede il dazio per la reimmatricolazione…anche se non in regola con le leggi UE, le chiede e basta. O cosi o nulla. Poi ti trovi la macchina con 2 targhe..una italiana e una greca.

      • Marco R. (Borsatrader)
        Marco R. (Borsatrader)

        La doppia immatricolazione, almeno in Italia, è vietata e sanzionata.

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Le imposte di immatricolazione in Italia sono PROVINCIALI, figuriamoci se esiste una imposta unificata a livello UE! Ipotizzo che si tratti di una delle tasse Greche dovute alla crisi, ma non saprei con precisione. Valuta anche come viene calcolato il valore dell’auto, non so, magari ne puoi dichiarare uno molto più basso del reale.

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    Baradello pio

    Ciao Experto, noi cittadini italiani residente ui Patagonia argentina ed iscriti regolarmente all’AIRE vogliamo rientrare in patria la prossima estaté, e fermarci per 4/6 messi in patria per motivo turismo, vi piacerebe fare il giro su una Vespa 150 e noi compreremo una per me ed un’altra per mia moglie siamo in contatto con un rivenditore di motoveicoli d’occasione. Possiamo acquistare 2 Vespe usate? Targarle EE? Ed allá fine del giro espatriarle vía marítima al Cile da Génova?; che pratiche dobbiamo fare presso il Consolatoria Italiano a Bahía Blanca? Pensó che prima del rientro in Argentina, per Girare per il Sudamerica ci conviene rifare il passaporto con indirizzo in Italia (con indirizzo in Friuli a casa del cugini)perché se non ci fanó pagare tutte le tasse d’importazione, questo puo portare noie al momento d’espedire vía mare le due motoveicoli? Grazie pero il tuvo consiglió.

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Complimenti per la vostra avventura! Ritengo sia fattibile, visto che avete un recapito Italiano. Affidatevi però ad una buona agenzia, perché le pratiche nel loro insieme non saranno semplici!

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    salvo

    Buonasera,

    Vivo in Francia e iscritto all’AIRE da 3 anni ormai.

    Voglio portarmi dietro la vecchia vespa di mio padre che risulta iscritta al registro delle auto/moto d’epoca, con i vantaggi che en derivano.

    Vorrei sapere cosa dovrei fare secondo Lei, lasciarla a suo nome e utilizzarla in Francia con assicurazione pagata in Italia o sono obbligato e reimmatricolarla in Francia (con tutta la molestia che ne deriverebbe, compreso il cambio di targa d’epoca per una nuova) ?

    Mi pare aver capito in uno dei commenti che potrei lasciarla a nome di mio padre e guidarla a Parigi senza problemi.

    Grazie per la risposta !!

    Un caro saluto…

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Confermo, lasciala a nome di tuo padre.

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    Graziano

    Ho una domanda! Risiedo in germania e devo acquistare una macchina dall italia.
    Devo fare il passaggio in italia ma non so come intestare l auto e assicurare visto che risiedo in germania con iscrizione aire … come funziona?

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Devi rivolgerti ad una agenzia sia in Germania per la re-immatricolazione che in Italia per la esportazione.

  12. Avatar
    Maxmillian

    Voglio portare il mio nuovo veicolo in Florida.
    Devo apportare particolari modifiche al motore oppure devo semplicemente immatricolarlo?

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Francamente non saprei, devi informarti su regolamentazioni specifiche dello Stato della FLorida. Ma sicuramente qualche differenza c’è, a partire dall’impianto di illuminazione.

  13. Avatar
    Massimiliano

    Salve,
    vivo in UK dai 5 mesi e non sono iscritto all’AIRE perchè rimarrò qui per un altro anno circa. Ho intenzione di portare la mia moto, intestata e assicurata a mio padre, qui.
    – Posso avvalermi del punto 4 ed evitare di immatricolare la moto in UK?
    – Se si, devo rispettare il limite massimo di circolazione di un anno a partire dal trasferimento della moto?
    Grazie in anticipo.

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Puoi farlo ed esiste il limite massimo, che in Uk dovrebbe essere 6 mesi, la questione è: come controllano? A differenza del veicolo intestato a te, per il quale fa fede la tua data di trasferimento della residenza, per quello a nome di tuo padre la contestazione di importazione definitiva è più difficile e si basa su appostamenti e verifiche ripetute. Che peraltro in Inghilterra fanno…

      • Avatar
        AGNESE

        buongiorno esperto,
        ho un problema simile e non so come comportarmi: mio figlio vive da tre mesi in Scozia e si è iscritto all’Aire da pochi giorni; ha con sè la mia macchina, regolarmente assicurata in Italia. Se non ha controlli quanto tempo può tenere la mia (mamma) auto italiana in UK?
        Grazie della risposta e complimenti per questa interessante sezione.

        • Avatar
          AGNESE

          Grazie Esperto, ma secondo Lei cosa potrebbero contestare? E cosa possono fargli secondo Lei? mi spiego la macchina è intestata a me (mamma) gli ho fatto una delega per condurre (tradotta in 4 lingue) ho assicurazione Aviva (consigliata dal mio assicuratore perchè è presente in U.K.), bollo regolarmente pagato…
          Mio figlio ha un contratto di lavoro in Scozia per 2 anni, ma potrebbero essere di meno perchè dovrà “girare” anche al di fuori dell’U.E. e quindi essere pronto per un trasferimento. Che senso avrebbe comprare un’auto lì, con i relativi costi ed obblighi per poi rivenderla magari a breve?
          Mi dia un consiglio.
          Mi scuso se mi sono dilungata e La ringrazio della risposta.
          Agnese

        • Marco R. (Borsatrader)
          Marco R. (Borsatrader)

          E’ tutto chiaro, infatti non si tratta di una infrazione diretta al codice della strada, ma di un possibile problema di elusione, anche in termini fiscali, che potrebbe passare inosservato come no.

        • Marco R. (Borsatrader)
          Marco R. (Borsatrader)

          Senza controlli, indefinitamente! Ma talvolta sono appostamenti segreti, quindi uno scopre la cosa solo quando gli viene contestata… ora non vorrei spaventarvi, ma in Uk sono piuttosto rigidi con queste regole.

  14. Avatar
    Enrico

    Buona sera
    Io e la mia compagna siamo da poco residenti in Francia, abbiamo reimmatricolato le nostre rispettive automobili e aggiornato le patenti ma abbiamo un problema con l’assicurazione: non riusciamo a farci riconoscere la classe di merito acquisita negli anni. Secondo l’assicuratore locale l’attestato di rischio rilasciato dall’ass. italiana dimostra al massimo che siamo assicurati da 4/5 anni e non sanno che lo “0” acquisito da entrambi attesta una storia assicurativa ben più lunga e, fortunatamente, positiva. Questo comporta un aggravio della tariffa (sempre molto meglio che in Italia).
    Dove posso trovare una tabella comparativa ufficiale che metta in relazione i gradi di rischio italiano e francese?
    Grazie mille in anticipo
    Enrico

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      In verità è la Classe Universale che dimostra questo… ed è un concetto Europeo… secondo me per dirimere la questione ci vogliono persone sveglie, forse una agenzia specializzata, e una traduzione dell’attestato di rischio.

  15. Avatar
    Giovanni Tempesta

    Sono diventato residente portoghese , ma userò la mia macchina targata italiana in Portogallo solo per 3 o 4 mesi l’anno, per il resto andando in aereo userò autonolleggi. Devo comunque obbligatoriamente immatricolare l’auto in Portogallo? Se fosse possibile preferirei di no,
    Grazie

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Le cose stanno nei termini descritti nell’articolo, non abbiamo le scadenze portoghesi, ma sicuramente prima o dopo dovrai ritargare. O seguire il suggerimento di intestare l’auto ad un familiare in Italia.

  16. Avatar
    Andrea

    Salve mi chiamo Andrea, in Italia possiedo un’auto con assicurazione fino a febbraio 2016, io invece vivo e risiedo in germania e vorrei portare l’auto in germania con me, come devo comportarmi? È possibile tenere fino a febbraio l’asdicurazione italiana anche qui in germania? Grazie

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Dipende da quanto tempo risiedi in Germania… Se già da tempo, devi re-immatricolare da subito.

  17. Avatar
    Franco A

    ripropongo il mio quesito che non vedo pubblicato, ho una macchina assicurata in italia, essendo residente in Belgio e da poco iscritto AIRE posso assicurarne un’altra in Belgio. grazie in anticipo per la risposta.

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Presumo tu intenda anche immatricolata, non solo assicurata… si è possibile, nei termini descritti qui nell’articolo. Le due cose non sono incompatibili.

      • Avatar
        Franco A

        grazie per la risposta , ho dimenticato un dettaglio la macchina che ho in italia nel mentre sono in Belgio può guidarla un mio familiare esibendo un certificato mio di iscrizione AIRE ? bisogna altrimenti aggiornare la carta di circolazione? sempre grazie in anticipo.

        • Marco R. (Borsatrader)
          Marco R. (Borsatrader)

          Si, ma l’auto in Italia deve riportare correttamente a libretto e presso l’assicurazione la tua residenza AIRE, con recapito Italiano.

  18. Avatar
    Pasquale

    Salve,
    sono un cittadino italiano di 25 anni che da gennaio 2016 cambierà la propria residenza dall’Italia alla Germania.Entro fine anno 2015 acquisterò un’auto e stipulerò un’assicurazione presso una compagnia italiana,beneficiando della classe di merito del veicolo che rottameró,intestato ad un componente del mio nucleo familiare(legge Bersani). Preciso che l’auto rimarrà nel territorio italiano e la userò nei periodi in cui tornerò.Vorrei sapere se una volta residente in Germania la mia assicurazione aumenterà di prezzo,rendendo vano il risparmio ottenuto dal beneficio della suddetta legge.Grazie in anticipo per la risposta.

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Presumo che un poco di aumento ci sarà.

  19. Avatar
    carmelo

    Buon giorno. Sono stato residente in Spagna per un anno e avendo intenzione di rimanerci per molto tempo avevo immatricolato la mia auto italiana in Spagna. Ora mi sono ritrasferito in Italia e devo reimmatricolare nuovamente l’auto in Italia qual è la procedura?

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Si è obbligatorio, devi esportarla dalla Spagna e re-immatricolare in Italia con i documenti dell’esportazione, ricordo il solito consiglio che è quello di avvalersi di una agenzia di pratiche auto per evitare errori e inutili perdite di tempo.

  20. Avatar
    Gabriele

    Buongiorno.
    Vorrei avere gentilmente un chiarimento relativamente alla seguente questione.
    Sono residente aire in Svezia con domicilio in Italia.
    Vorrei acquistare un camper nuovo in Italia da immatricolare e assicurare quindi in Italia ed utilizzare per le vacanze.
    La legge in Svezia dice che per essere considerato usato (e quindi non pagare l’iva sul nuovo) il camper deve avere almeno 6 mesi e 6.000 km. Posso usarlo in Europa e poi reimmateicolarlo dopo 6 mesi ma entro un anno qui in Svezia?
    Grazie per la risposta.

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      E’ un parer su una legge molto specifica della Svezia, che prendo per buona così come la hai descritta… messa così sembra ok, ma il consiglio è sempre lo stesso: andate ad una agenzia di pratiche auto, saranno poche decine di euro investite molto bene, anche per ovviare a problemi di lingua, tradizioni di documenti, ecc.
      Quanto alla libera circolazione del mezzo a targa Italiana, confermo che è possibile, in tutta Europa, forse (paradossalmente) tranne la Svezia, dipende qual è il loro termine massimo per l’importazione dei veicoli dei residenti.

  21. Avatar
    Christian

    Buongiorno esperto,
    Sono italiano non ancora iscritto all’aire. Con l’inizio del nuovo anno mi trasferiro in UK per 4 anni e l’intenzione è quella di importare un auto intestata a mio padre. Leggendo la pagina sembrerebbe che la procedura si possibile sfruttando l’escamotage del diverso proprietario. È corretto?
    Partecipando a un progetto in UK sarei considerato studente a tutti gli effetti, non esistono norme speciali per evitare di immatricolare?
    Buona giornata

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Così facendo puoi sviare la normativa sull’importazione definitiva del veicolo in UK, ma rimane in essere quella sulla permanenza massima TEMPORANEA che deve comunque essere rispettata, dimostrando di essere periodicamente usciti dall’UK.

  22. Avatar
    orietta ruggieri

    Salve sto andando con la mia famiglia in Costarica e visto che le automobili costano care volevamo portare la nostra, ma volevamo sapere quanto costa l’immatricolazione e se possiamo farla anche se non siamo residenti.
    Grazie

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Ritengo per affiniotà con le nostre leggi che non sia possibile, ma non conosco nello specifico le leggi del Costa Rica, mi dispiace. Sicuramente ci sarebbero costi alti di trasporto e anche difficoltà con l’omologazione del modello.

  23. Avatar
    Franco

    Buongiorno,
    è la prima volta che mi rivolgo ad un sito per interrogazioni. Ogni volta ho ricostruito personalmente le indagini. Ora, poiché sono molto impegnato per definizioni private, mi rivolgo al vostro sito per definire la mia necessità. sono cittadino italiano, sposato con cittadina ucraina da dieci anni, evito di riportare le avvenute dovute affrontare nel viaggiare sempre con la mia vettura italiana tra l’Italia e l’Ucraina. Considerate che ho preso da un anno anche la residenza ucraina e mi trovo attualmente in tale Paese. Mi sono dilungato troppo. Il quesito è: due anni fa nel tornare in Italia alla dogana ungherese mi dissero che venivo multato dalla medesima perché era scaduto il termine per la revisione della mia vettura. Non ho mai ricevuta alcuna comunicazione in proposito alla mia residenza italiana. Ritornando in Ucraina non mi è stata riproposto il pagamento di tale sanzione. Ovvio che appena rientrato in Italia ho fatto regolarmente la revisione della vettura. Oggi mi trovo nella stessa situazione passata. dovrò effettuare la revisione entro il 31 c.m., ma impossibilitato per motivi familiari a rientrare, vorrei sapere quando ritornerò in Italia quale autorità avrà la medesima dogana ungherese nel passare di indagare nel merito della revisione della mia vettura, perché rientrerei principalmente per garantirne le revisione. Scusate il disturbo, ma l’argomento è delicato.
    Distinti saluti
    Franco

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Secondo me la sanzione è giusta, del resto lo spirito dell’uso all’estero di un’auto Italiana deve essere quello “saltuario”, quindi questo problema non si dovrebbe porre. Ma sappiamo anche che le multe all’estero, se non pagate subito, è facile che poi vadano nel dimenticatoio…. Se vuoi avere qualche argomento per controbattere, fatti inviare la prenotazione per la revisione dall’officina e prova a mostrare quella.
      PS: grazie per averci scelto per la tua “prima volta”!!

  24. Avatar
    ivan ceccaroni

    Buongiorno,

    vorrei acquistare un auto in italia. Sono residente in svizzera e regolarmente registrato all’aire.
    L’auto la vorrei poi portare in Moldavia dove risiedo per meno di 180 giorni anno.
    La normativa in moldavia prevede che pagando una tassa annuale si possa circolare con targa straniera senza dover fare l’immatricolazione.
    Anche l’assicurazione vorrei farla in moldavia per coprire solo il territorio moldavo, senza carta internazionale.
    Volevo sapere se ci potessero essere problemi nel procedere in tal modo.

    Grazie per la disponibilità

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      La tua auto dovrà avere targa e assicurazione svizzere, di certo non una polizza moldava! Se poi in Moldavia ti autorizzano alla circolazione senza limiti, tanto meglio.

  25. Avatar
    Antone

    Buongiorno!

    Sono residente in Francia da tempo per motivi di lavoro iscritto all’AIRE. HO PATENTE FRANCESE e una macchina con targa e assicurazione italiana intestata alla madre de mia figlia residente in italia vorrei sapere se posso circulare liberamente in francia con questa auto o non??

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Si, certo, magari per scrupolo portati appresso una autorizzazione firmata dall’intestataria del veicolo.

  26. Avatar
    Antonio

    Buongiorno,
    Premetto che sono iscritto all’aire in Nigeria (dove risiedo e lavoro per più di 6 mesi all’anno)

    La domanda è la seguente:
    Posso comprare la macchina in qualsiasi paese UE, mantenendo quindi la targa di quel paese, ed utilizzarla in Italia?

    L’assicurazione può essere italiana?

    Come verrebbero gestiti eventualmente i controlli (revisione, bollino blu…)?

    Grazie per la risposta

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Assolutamente no, tu puoi immatricolarla a targa Nigeriana (se le leggi locali lo prevedono, non ne ho idea), oppure Italiana, secondo la modalità qui descritta.

  27. Avatar
    Michele

    Complimenti per l’articolo!
    Volevo un chiarimento riguardo all’aggiornamento di residenza sui carta di circolazione (auto mantenuta in Italia) e patente quando ci si iscrive all’AIRE. Mi risulta che l’AIRE comunica al comune di residenza originario in Italia la nuova residenza estera. Ora poichè in base alla normativa italiana è il comune che comunica in automatico a motorizzazione la nuova residenza dovrei ricevere direttamente a casa l’etichetta da attaccare a carta di circolazione e alla patente. E’ corretto o mi sfugge qualcosa?
    Grazie

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Non sono certo che arrivi a casa, mancherebbe una fase nella quale si indica il recapito Italiano. Ritengo che si debba comunque passare dalla motorizzazione (o da una agenzia di pratiche auto)… magari varia da comune a comune, facci sapere!

      • Avatar
        Michele

        Mi sono informato all’ufficio del comune dove sono residente in Italia. Mi hanno confermato che:
        1. Loro ricevono (dopo alcuni mesi) l’informativa dal consolato del paese dove si è provveduto all’iscrizione all’AIRE;
        2. Il comune muove il tuo nominativo dall’anagrafe residenti all’anagrafe AIRE del comune. Fine.
        Per ogni altra bega relativa a carta di circolazione patente e quant’altro deve provvedere direttamente l’interessato.

        • Marco R. (Borsatrader)
          Marco R. (Borsatrader)

          Infatti! Grazie dell’aggiornamento!

  28. Avatar
    Eva

    Salve. ho una macchina cointestata in Romania con mia mamma.
    lei si trova in Romania.(citadina rumene tutte 2) invece io vivo in Italia e ho la residenza qua.
    vorrei prendere la macchina e usare qua in Italia.
    In questo caso come si procede???. visto che il proprietari sono due tra qui una e residente in Italia l altra invece è residente in Romania. posso tenermi le targhe rumene anche per più tempo?
    Grazie

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      E’ un caso che non abbiamo mai affrontato, ma io ritengo che l’auto debba sottostare alle stesse regole che se fosse mono-intestata a te.

  29. Avatar
    Marcello

    Buon giorno esperto, io risiedo in germania da 8 mesi con relativa residenza e sono iscritto all’ aire. Ho bisogno di sapere come posso fare ha vendere una macchina che ho lasciato in italia a mio figlio, ma intestata a me, che momentaneamente guida lo stesso mio figlio. Quindi vorrei sapere se si può fare una procura a mio figlio, ed eventualmente a chi rivolgermi

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      E’ possibile fare una procura ad un terzo, non tuo figlio che acquista, tuttavia il costo della voltura sarà doppio (passaggio da proprietario non intestatario).

  30. Avatar
    Franco

    Sono un un italiano residente estero Iscritto AIRE, proprietario di un’auto tedesca (AUDI) targata Russia, immatricolata 2714 e con 24000 Km percorsi.
    Ho avuto un sinistro in Italia e devo rottamarla.

    – Devo importarla in Italia prima di rottamarla?
    – Se si, devo pagare dazi doganali di importazione, anche se si tratta di un bene originale prodotto in UE? (sicuramente non pago IVA perché l’auto é usata oltre 6 mesi e 6000 Km)
    – Quali sono i costi di importazione?
    Grazie

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Prima ancora che in Italia penso che dovresti informarti in Russia su come rottamare le targhe, per evitare problemi futuri. In Italia hai solo il problema di smaltirla, nessun obbligo di documenti, secondo me, quindi prova a sentire un rottamatore… se lui te la accetta, basta sistemare la situazione in Russia, senza importare l’auto.

  31. Avatar
    Claudia

    Buongiorno Esperto ,
    Sono italiana sposata da meno di un anno ad un francese , iscritta all aire. Ho acquistato una macchina a marzo ma ora siamo in partenza per Dubai per almeno un anno. Non riuscendo a venderla sarò obbligata a tenerla ed a portarla in Italia nel garage della mia famiglia. Come assicurarla ? Ho letto che non conviene rifare l’immatricolazione. Quale consiglio mi date?!
    Cordialmente
    Claudia

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Se ho ben capito tu hai auto a targa francese e la vuoi portare in Italia per farla usare dalla tua famiglia? Se così, puoi farlo liberamente.

  32. Avatar
    Luca

    Salve,
    sono residente in Francia e iscritto a l’AIRE, guido un veicolo immatricolato in Italia intestato a nome di mio padre. Secondo l’articolo, unendo il caso N.3 e il caso N.4:

    “viene fuori che per un Italiano residente all’estero, è fattibile guidare nel Paese di residenza un’auto a targa Italiana intestata ad un parente con residenza Italiana, senza limiti di tempo. Se il Paese è in UE, il limite è indefinito..”

    Quindi posso circolare in Francia per un tempo indefinito senza problemi ? E’ proprio cosi o ho capito male io ????

    Grazie mille

    Luca

  33. Avatar
    Roberta

    Buona sera. vivo da due mesi alle canarie e forse per altri tre. ho dovuto acquistare un’auto ma qui l’assicurazione è molto costosa perchè non sono residente. è possibile fare un’assicurazione italiana per una macchina estera, con targa estera e che userò solo qui? Grazie

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Assolutamente non è possibile.

  34. Avatar
    Yuri

    Buon pomeriggio, vivo in Olanda da 2 mesi, ho appena preso la residenza qui (BSN, codice fiscale olandese) ma non sono iscritto all’AIRE, la mia residenza ad ogni modo risulta ancora italiana (passaporto, ID, etc..).
    Ho appena acquistato un automobile in Italia, quindi con targa e assicurazione italiana, e intendo portarla qui, la mia unica preoccupazione riguarda la BPM (luxury tax), sono obbligato a pagarla oppure se la immatricolo tra 6 mesi qui, non piu’?
    Grazie

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Se è già a tuo nome in Italia, dovrai pagare la tassa in Italia.

  35. Avatar
    Rita

    Salve,
    a breve mi trasferiro` in Olandaper motivi di lavoro, per due anni, e mi iscrivero all`AIRE. Vorrei portare in Olanda la macchina che attualmente uso in Italia intestata a mio padre. Considerando che dopo i due anni in Olanda rientrero`nuovamente in italia, potrei non ri-targare la macchina in Olanda? Corretto?

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      E’ corretto, ma non potrai usarla in Olanda per due anni… i termini sono quelli indicati nell’articolo.

      • Avatar
        Rita

        Credo di non aver capito. Se la macchina (e la relativa assicurazione) e` intestata ad un mio parente avente residenza in Italia (mio padre) come indicato al punto 4, non dovrei essere in grado di utilizzare la macchina in Olanda. Considerando anche che spesso rienterrei a Milano (con la stessa macchina).
        Grazie per il supporto.

        • Marco R. (Borsatrader)
          Marco R. (Borsatrader)

          Certo, hai ragione, scusami, mi era sfuggito il particolare che era intestata a tuo padre. In tal caso, nessun problema, ma suggerisco di tenere traccia dei rientri in Italia (es. bollini autostradali).

  36. Avatar
    Paolo

    Buonasera,
    attualmente vivo in Germania per lavoro (prossimi 3 anni). Ho un appartamento in affitto e quindi la domiciliazione tedesca (non residenza). La mia residenza risulta essere italiana e non sono iscritto all´AIRE.
    Attualmente circolo con la mia auto italiana con targa e assicurazione originali in suolo tedesco.
    Se ho compreso bene il Suo articolo, dovrei quanto prima immatricolare la mia auto qui in Germania, con cambio di assicurazione annesso.
    A tal proposto, vorrei sapere se effettivamente sono sanzionabile in caso di controllo e come effettivamente é possibile verificare che la mia auto non torni in suolo italiano durante l´anno?
    Inoltre, nel caso di cambio targa e assicurazione dovrei far inserire la mia domiciliazione tedesca o comunque la residenza italiana?

    Grazie mille per il supporto.

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      No, non è così, allo stato attuale, senza residenza ne’ iscrizione all’AIRE la tua auto è in regola e puoi circolare senza limiti in Germania. Semmai il problema è che non sei in regola per quanto riguarda la residenza, ma questa è un’altra questione…

  37. Avatar
    Stefano

    Buonasera,

    Come molti altri che le hanno scritto sono anch’io un cittadino italiano residente all’estero (Paesi Bassi) e regolarmente iscritto A.I.R.E. da quando ho lasciato l’Italia ( 22 anni fa!).

    Ho letto tra i quesiti ma, pur trovandone di simili, non ho visto quello che fa al caso mio. E quindi mi rivolgo a lei.

    Desidero acquistare una moto nuova. Un’amico mi ha messo in contatto con un rivenditore italiano che ho visitato e mi ha proposto un ottimo prezzo (moto su strada).

    Al che gli ho spiegato che avrei voluto acquistare la moto da lui (senza pagarci l’IVA) ma, una volta in possesso dei necessari dati e documenti del mezzo, che avrei preferito immatricolarla dove effettivamente risiedo. In passato ho fatto un paio di volte lo stesso con due auto acquistate in Belgio ma poi immatricolate in Lussemburgo (dove sono stato residente per un numero di anni).

    Il giovanotto mi ha risposto che la cosa NON è possibile perché nel momento che lui ordina e poi riceve la moto, è obbligato ad immatricolarla in Italia.

    1) È davvero così? Non si può [più?] all’interno della UE immatricolare un mezzo NUOVO in un paese diverso da quello di acquisto ?

    Mi ha successivamente spiegato che sarebbe possibile e perfettamente legale immatricolare la moto a nome di un parente fidato ma assicurarla a mio nome (con la necessaria copertura internazionale). Io ho solo mia madre come parente fidato e che accetterebbe la cosa. Ma non ha la patente ed è pensionata ( non d’oro). Di certo non potrebbe permettersi di acquistare un mezzo di quel valore.

    2) Il rivenditore ha ragione sulla possibilità di procedere così ?
    3) Non vorrei mettere mia madre in nessuna difficoltà con il fisco: le pare che vi siano rischi concreti se divenisse lei la proprietaria ?
    4) Pur non essendo io più residente in Italia, si potrebbe ugualmente cointestare la moto a me e mia madre in modo da giustificare al fisco l’acquisto ?

    La ringrazio molto per l’aiuto rispondendo ove possibile ai miei vari quesiti.

    Cordialmente

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Il motivo per cui non può (o non vuole) lasciarti libertà di immatricolazione è oscuro, forse è inesperto, a mio giudizio è infatti una cosa fattibile. Io quindi approfondirei meglio la cosa.
      Da quanto dici sulla sua soluzione, mi confermi che probabilmente non è ferrato in materia. In teoria potresti intanto fare la stessa cosa senza scomodare tua madre, ovvero immatricolare con targa Italiana a tuo nome anche se non residente, ma fornendo un recapito Italiano. Quello che forse non ti ha detto e che è ancora più importante, è che tale mezzo sarebbe utilizzabile ovunque… tranne che nei Paesi Bassi dove risiedi!

  38. Avatar
    gabriele

    ho un quesito a cui non sono riuscito fino ad ora ad vere risposta:
    io ho doppia cittadinanza italiana di nascita e serba di acquisizione, avendo un’auto con targa serba qual’ora venissi in Italia con questa come devo comportarmi,
    come cittadino Serbo ( avendo regolare passaporto ) e usarla come turista o come Italiano considerandola temporanea importazione, grazie per la risposta

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Essendo una importazione temporanea, la puoi usare liberamente in Italia, ma con un limite massimo di 6 mesi continuativi.

  39. Avatar
    alda

    Buongiorno, mi sono trasferita in irlanda da poco e non sono ancora iscritta Aire. vorrei comprare un auto qui ma sto incontrando diversi problemi per la polizza assicurativa. molte compagnie assicurative non vogliono fare assicurazione in quanto non ho mai avuto polizze qui, altre lo farebbero a prezzi esorbitanti e alcune terrebbero “buoni” i bonus della mia polizza italiana ( io ho auto in italia regolarmente assicurata con 20 anni di zero incidenti) ma devo ANNULLARE la polizza italiana. ma questo in Italia significa che vendere o demolire l’auto. A me questo pare assurdo. mi sapreste dare informazioni al riguardo?grazie

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Mi sembra tutto corretto, anche in italia funziona così, solo che in più abbiamo la legge Bersani per le auto “aggiuntive” che però non è utilizzabile all’estero.

  40. Avatar
    gian

    da poco ho avviato una attività in Montenegro volevo acquistare un’auto e immatricolarla a mio nome sempre in Montenegro, dovendo rientrare spesso, più volte all’anno in Italia, utilizzando l’auto con targa straniera come devo comportarmi per poterla guidare in Italia ?

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Puoi guidarla liberamente in Italia, ma solo per un massimo di 6 mesi continuativi.

      • Avatar
        gian

        GRAZIE una cosa mi sfugge, rientrando in Italia più volte durante l’anno ogni volta che rientro il periodo ricomincia per altri 6 mesi, ed ogni volta devo rifare la dichiarazione di temporanea importazione o e valida quella fatta la prima volta per i sei mesi con vari rientri ?

        • Marco R. (Borsatrader)
          Marco R. (Borsatrader)

          La dichiarazione di importazione va a tua tutela, io la rifarei una volta scaduti i 6 mesi, non ogni volta che rientri, se la cadenza è più fitta di 6 mesi.

  41. Avatar
    Amedeo

    Salve, vorrei cortesemente, sapere se posso assicurare la mia auto aquistata e targata in Francia con una assicuratrice Italiana, io abito in Francia sono iscritto al AIRE.
    Grazie.

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Si, se è una compagnia riconosciuta in franca (difficile che lo sia).

  42. Avatar
    Joana

    Buonasera,
    Sono portoghese e ho risieduto in Italia per 4 anni con residenza in Italia, nel momento in cui ho acquistato una macchina italiana. Da aprile mi sono trasferita in Belgio per un breve periodo (2 anni) e dopo un mese ho portato su la macchina. Ovviamente ho dovuto registrarmi in comune e cambiare la residenza. Ho il dubbio se conviene o meno reimmatricolare la macchina in Belgio (ho una macchina a GPL e il costo della procedura è quasi il doppio di una macchina “normale”) quando probabilmente dopo due anni tornerò in Italia. Non ho parenti in Italia, ma ho fidanzato e amici di cui mi fido. Ancora non ho cancellato la mia residenza in Italia, ma conto di farlo a breve, anche se non ho capito come devo fare con la motorizzazione italiana se decido di non reimmatricolare la macchina in Belgio. Dopo aver letto la vostra spiegazione mi viene da chiedere se posso informare le motorizzazione/assicurazione che mi sono trasferita al estero, aggiornando il mio nuovo indirizzo di residenza, ma dichiarare che voglio mantenere la macchina in Italia per circolare quando torno in vacanza, ma usarla comunque in Belgio uscendo dai confini ogni tanto, con tanto di scontrini autostradali? Grazie dell’aiuto.

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      E’ fattibile fare ciò che dici, ma purtroppo non sarà possibile usare l’auto in Belgio dopo un certo periodo. Non abbiamo notizie precise su quale sia il termine in Belgio, ma potrebbero essere 6 mesi o anche meno da conteggiarsi dalla data di residenza.

  43. Avatar
    Andrea

    Buonasera, vivo in Portogallo da qualche mese. Nel caso 4, immagino che assicurazione e bollo si continuino a pagare in Italia, da parte dell’ intestatario- Invece, per la revisione, si può fare anche in una officina portoghese?
    Grazie

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Assolutamente no, le auto devono essere revisionate nel Paese di immatricolazione.

  44. Avatar
    mari

    Buonasera!

    A ottobre mi trasferiro in Belgio perche ho ottenuto un contratto di un anno, tornero sicuramente in italia una volta finito.
    Possiedo una macchina targata italiana intestata a mio nome.
    Come mi devo comportare??
    Grazie mille!

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      L’articolo qui sopra risponde in dettaglio al tuo caso, evidenziando le varie possibilità.

  45. Avatar
    Federica

    Buonasera. A fine settembre, insieme alla mia famiglia, ci trasferiremo in Svizzera per sempre. La nostra macchina è intestata al fratello di mio marito, che risiede qui in Italia. Una volta arrivati, vorremo lasciare l’auto in un “garage” che si occuperà della vendita della vettura.È opportuno fare il passaggio di proprietà prima di partire ? In dogana, cosa dobbiamo dichiarare ? Dobbiamo anche cambiare le targhe ed effettuate i vari controlli? La ringrazio

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Secondo me potete semplicemente lasciarla così, se viene fermata in un salone. Per la vendita, il fratello dovrà fare una esportazione del veicolo.

  46. Avatar
    Simone

    Buongiorno, dovrei trasferirmi negli Stati Uniti e inizialmente vorrei mantenere l’auto in Italia per usarla ad ogni rientro senza cambiare alcuna residenza finchè il trasferimento non diventi definitivo. Successivamente ipotizzo anche un trasferimento della stessa auto. In prima fase credo di non dover aggiornare alcun dato, esatto? Successivamente, in caso di trasferimento definitivo, quindi vendita della casa e cambio della residenza all’estero, posso mantenere l’auto in italia qualora non la portassi con me? Grazie per l’attenzione.

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Puoi farlo, ma devi aggiornare i dati a libretto e all’assicurazione una volta ottenuta l’iscrizione AIRE (leggi l’articolo per approfondire).

  47. Avatar
    Erika

    Buongiorno, il mio quesito è il seguente:
    so che di recente è stata indrodotta una normativa che prevede che se non si è proprietari della’uto che si guida è necessario essere in possesso di un’autorizzazzione/delega del proprietario per circolare.
    Dunque, se mio marito (residente in Francia) acquista una macchia in Leasing (tedesco), serve una delega da lui affinchè io possa circolare con detta autovettura (acquistata in leasing straniero ed intestata a mio marito residente in Francia) in Italia ?
    grazie

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Non è necessario per i parenti di 1° grado, ma ovviamente è bene saper dimostrare ogni aspetto del veicolo alle forze dell’ordine.

  48. Avatar
    Mattia Rauco

    Salve,
    mi sono trasferito da 1mese in Francia e sono venuto qui con la mia macchina regolarmente assicurata in Italia.
    Non so esattamente quanto tempo rimarrò qui, sicuramente più di un anno. Ho posto il problema alla mia assicurazione e mi hanno detto che non c’era nessun problema. In tutto questo sto facendo le pratiche d’iscrizione all’ AIRE e oggi (in Italia) mi è arrivato il bollo da pagare. Leggendo sul sito i passaggi della “radiazione per esportazione”, nel mio caso potrei non pagare il bollo giusto? nei documenti da dare al consolato rientra anche la dichiarazione di trasferimento della macchina (quale??!!). Non vorrei cambiare targa, cosa mi consigliate?
    grazie
    Mattia

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Il tuo è un caso “normale”, quindi non aggiungo niente rispetto a quanto già scritto. Nota che dal momento che cambierai residenza la tua posizione assicurativa cambierà e dovrai aggiornare i dati.
      In merito al bollo, in Italia sei tenuto a pagarlo per l’intera annualità anche se “utilizzata” solo per un periodo.

  49. Avatar
    GiuseppeRoc

    Buona sera.
    Espongo il mio caso.
    Deciso di abbandonare l’Italia, alcuni giorni or sono, in Croazia, ho costituito e registrato una Società a responsabilità limitata per l’esercizio di attività connessa alla natura e all’ambiente e mi è stato anche rilasciato il Codice Fiscale croato.
    Oggi, a Viterbo, ho sottoscritto il contratto per l’acquisto (leasing) di un’auto che sarà intesta alla società di cui sopra.
    Vi chiedo: quale è la procedura corretta da seguire per immatricolare l’auto (fuoristrada Land Rover) che vorrei fosse dotata immediatamente di targa croata?

    Vi ringrazio e saluto
    R.Giuseppe

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Meglio rivolgere questa domanda ad una agenzia di pratiche auto Croata, e lasciar fare a loro!

  50. Avatar
    Emilia

    Salve,
    vorrei solo la conferma di aver compreso quanto letto nell’articolo.
    A Novembre andrò in Irlanda con mio marito e pensavamo di portare l’auto. Siccome andiamo lì per un periodo che varia fra 3 e 6 mesi, quindi non cambieremo subito la residenza, non sono tenuta a immatricolare, assicurare e ri-targare l’auto lì giusto (in questo caso sposterei la residenza da mia suocera e aggiornerei libretto e assicurazione)? Se eventualmente decideremo di rimanere e chiedere la residenza, allora avrò 6 mesi da tale richiesta per mettermi in regola con l’auto?
    Grazie per la disponibilità.

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Tutto corretto tranne (forse) la scadenza dei 6 mesi a seguito del cambio della residenza: in realtà non so quale sia il termine esatto, ma puoi verificare con una ricerca o in loco

  51. Avatar
    Luca

    Buongiorno, sono cittadino italiano residente all’estero (Francia) iscritto aire, dal 2013.

    Desidero per favore avere dei chiarimenti inerente la circolazione e quindi l’assicurazione della mia auto.

    Io sono un frontaliero in quanto dipendente dello stato e quindi trascorro una buona parte della giornata in Italia, ove per ragioni fiscali ho comunque un domicilio, ho mantenuto la targa italiana e per conseguenza il mezzo è assicurato in Italia.

    DoMANDA: la carta di circolazione, il mio documento d’identità e la stessa patente riportano tutte la vecchia residenza italiana ( PALERMO) ma ormai da quasi 5 anni lavoro a Sanremo ove come ho detto in precedenza ho il mio domicilio fiscale e ove la mia auto circola almeno per metà della giornata.

    In ragione dei citati motivi vi chiedo: posso in sede assicurativa chiedere l’applicazione delle tariffe della città ove effettivamente circolo sulla base di un auto dichiarazione di domicilio?

    Ho l’obbligo di variare la residenza sulla carta di circolazione? devo immatricolare necessariamente la mia auto in Francia?

    Ultima cosa, tempo fa provai a rivolgermi ad un agenzia del paese ove risiedo per l’immatricolazione dell’auto, ma ho costatato che a parte il costo non indifferente, avrei tra le altre cose dovuto richiedere alla casa” Mercedes” un certificato di proprietà che dimostri che la stessa non sia rubata con costo di 500 euro e attesa di un paio di mesi. Questo in quanto in Francia per le auto di provenienza Italia non è sufficiente la carta di proprietà che viene rilasciata dal concessionario chiaramente oltre il libretto che dimostra che il sottoscritto è il legittimo proprietario.

    Ringraziandovi per il tempo a me dedicato e in attesa di un vostro gentile riscontro, oltre che con la preghiera ove possibile di avere una risposta privata all’indirizzo email indicato, porgo cordiali saluti.

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Per prima cosa, precisiamo che mai inviamo risposte private per fare in modo che tutti beneficino di queste informazioni gratuite.
      La tua situazione è attualmente del tutto irregolare. Il dubbio può essere se targare secondo il tuo domicilio fiscale oppure secondo la residenza francese, ma certamente non puoi mantenere i dati di Palermo. L’auto potrebbe non essere coperta dalla RCA in caso di sinistro!
      Sicuramente puoi immatricolare con targa francese, ho qualche dubbio sul fatto che tu possa invece alternativamente variare la residenza attuale con il domicilio di Sanremo, mantenendo la targa Italiana, mi riservo di approfondire il caso specifico dei frontalieri.
      Il documento che ti hanno chiesto mi sembra decisamente strano…

  52. Avatar
    Mario

    Buongiorno,

    La mia domanda e’un po’piu’particolare ma sono sicuro che sapra’ rispondermi.
    Sto acquistando una vettura in Italia ed intendo assicurarla in Italia ma utlizzarla in Slovacchia dove vivo e lavoro regolarmente. Sono domiciliato in Slovacchia (non registrato all AIRE) da due anni e intendo mantenere la residenza in Italia ma continuare a vivere e lavorare qui, utilizzando la macchina registrata in Italia con targa italiana.
    Ci sono problemi di tipo legale nel fare tutto cio? E riguardo l’assicurazione,al momento della stipula, dovrei comunicare che vivo in maniera continuativa all’estero?

    grazie per l`attenzione
    Marco

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      E’ un caso piuttosto frequente invero, che è difficile da inquadrare essendoci una irregolarità di fondo, ovvero il fatto che non sei registrato all’AIRE pur dovendo. A mio giudizio può accadere tutto o niente. ovviamente in Italia e presso la tua compagnia deve risultare come se tu fossi ancora abitualmente in Italia, mentre in Slovacchia potrebbero contestarti il fatto che essendo “definitivamente” importata l’auto, andrebbe ritargata, ma devono dimostrare che tu sei abitualmente in Slovacchia e non solo di passaggio… Io francamente, visto anche il risparmio su bollo e assicurazione, targherei a targa Slovacca!

  53. Avatar
    andrea

    Buongiorno,
    sono residente in Germania e sto per acquistare un’auto usata presso un consessionario.
    Volevo chiedere come si procede generalmente per l’immatricolazione.
    La effettua il concessionario o spetta a me?
    Grazie

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Dovrebbe provvedere a tutto il concessionario!

  54. Avatar
    Enrico

    Da qualche mese vivo e lavoro in Inghilterra. Per me e’ molto scomodo tenere la mia auto in Italia perche’ mi servirebbe qui. Ripeto sono qui da pochi mesi e non so quanto staro’, se porto in Inghilterra la mia auto cosa devo fare?

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Ritargarla, purtroppo. Nell’articolo trovi altri spunti per soluzioni alternative.

  55. Avatar
    AlessandroC

    Salve. Sono italiano e lavoro in Germania da novembre 2013. Non mi sono mai iscritto all’AIRE perchè non sapevo (e tutt’ora non so) se rimarrò ancora a lungo qui. Ho la macchina con targa italiana ed almeno una volta al mese rientro in macchina in Italia. Cosa posso fare per non ritargare la macchina con targa tedesca? Rischio qualcosa circolando con targa italiana anche se non mi sono iscritto all’AIRE?
    Grazie

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Suppongo che tu comunque abbia la residenza tedesca, ovvero in Germania tu sia considerato come stabile e non alla stregua di un turista. Se così, devi ri-targare l’auto a targa tedesca trascorso un anno.
      Non essendo iscritto AIRE, ovvero mantenendo anche la residenza Italiana, non devi modificare niente sulla vettura Italiana a livello di libretto e assicurazione, ma, appunto, solo se la tieni in Italia.
      Nota che formalmente non sei in regola in Italia non avendo iscrizione AIRE, ma sappiamo bene che in molti non fanno l’iscrizione… è una storia a se’ che va fuori dello scopo di questo sito.

      • Avatar
        AlessandroC

        Che brutta notizia! Si ho fatto l’anmeldung quindi per loro sono residente in germania. Ma se intestassi la mia macchina a qualcuno residente in Italia (per esempio sorella o fratello) potrei circolare in Germania senza ritargare e per tutto il tempo che voglio?

        • Marco R. (Borsatrader)
          Marco R. (Borsatrader)

          Si, è il caso 4 del nostro paragrafo “ritargare o non ritargare”.

  56. Avatar
    Antonio

    Buongiorno,

    io dall’anno scorso sono iscritto all’AIRE, per trasferimento della residenza in Germania, ed essendo in possesso di una vettura immatricolata in Italia, a Palermo, qualche giorno fa ho chiesto alla motorizzazione di pertinenza di aggiornare i relativi documenti dell’auto presentando ovviamente il nuovo certificato di residenza. Purtroppo ho dovuto apprendere che in motorizzazione sono totalmente all’oscuro della procedura da Lei indicata. Può immaginare che ho ricevuto le risposte più disparate, come “ha sei mesi di tempo per immatricolare l’auto all’estero” oppure “la modifica non sarebbe più necessaria”, ecc. Pur ammirando l’impegno degli impiegati, i quali in tanti si sono impegnati, affinché si risolvesse il problema (preciso che alla motorizzazione non esiste un modulo che preveda un aggiornamento del libretto auto per trasferimento all’estero), io a tutt’ora mi ritrovo con una documentazione non aggiornata e, quel che è più preoccupante, con una copertura assicurativa basata sulla vecchia residenza italiana. Rivolgermi a un’agenzia non risolve il caso perché anche loro a quanto pare sono impreparati in materia.
    Ringrazio in anticipo per il parere e l’interesse mostrato

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Davvero non saprei cosa dire… tu ne hai diritto, ma se nessuno sa come fare è un bel pasticcio! La procedura comunque dovrebbe non essere diversa da un normale cambio di residenza, come se venisse cambiata in italia… io chiederei di procedere in tal senso.

      • Avatar
        Antonio

        Grazie per la risposta. Ci riproverò seguendo il tuo consiglio. Complimenti per la rubrica: un ottimo punto di riferimento

  57. Avatar
    Roberta

    Gentile Esperto,
    mio marito ed io siamo co-intestatari di una moto acquistata diversi anni fa ed assicurata da sempre a nome di mio marito.
    Da qualche anno mio marito vive e lavora in Svizzera dove ha la residenza mentre io ed il figlio continuiamo a risiedere in Italia. Mio marito è iscritto all’AIRE e per il fisco svizzero è un “International Commuter” ovvero ha residenza in Svizzera ma avendo la famiglia in Italia paga le tasse in entrambe gli Stati.
    Ha la patente svizzera ma la situazione della moto è rimasta invariata ovvero targa ed assicurazione italiana. E’ corretto? Grazie

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Dovrebbe aggiornare i suoi dati di residenza su libretto e assicurazione

      • Avatar
        Roberta

        Grazie per la risposta. È possibile modificare la residenza di un solo intestatario? La moto è fisicamente in Italia dove risiedo io. Grazie

        • Marco R. (Borsatrader)
          Marco R. (Borsatrader)

          Certamente.

  58. Avatar
    Marco

    Buongiorno,
    gradirei avere il vostro parere in merito alla mia situazione:
    Sono residente in Germania dal settembre 2011 e regolarmente iscritto all’AIRE sin da allora, ho registrato ed assicurato auto e moto in Germania da subito, tra l’altro con ingente spesa perchè l’auto montava un impianto GPL che è stato necessario certificare qui in Germania (2500€ solo per l’auto).
    A ottobre rientrerò in Italia e riprenderò la residenza italiana ma manterrò anche quella tedesca.
    Vorrei evitare di re-immatricolare auto e moto in Italia visto che manterrò la residenza in Germania e che è probabile che al termine del contratto, tra 4 anni, rientri nuovamente in Germania con nuova iscrizione all’AIRE. Inoltre ho anche la patente tedesca perchè l’italiana mi è scaduta nel 2014 e ho preso la patente tedesca come da obbligo di legge.
    La mia domanda è: posso mantenere auto e moto con targa ed assicurazione tedesche anche se ho doppia residenza ma vivo e lavoro in Italia?
    Se mi fermasse la polizia, esibendo patente, documenti auto/moto e residenza tedesca posso essere certo di non incorrere in sanzioni?
    Grazie in anticipo per la Vs. attenzione

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      Antonino

      Posso chiederti se a seguito dell’ immatricolazione in germania ti hanno cambiato il numero di omologazione della tua auto? il codice al punto (K).
      Perchè questo spiegherebbe i 2500 euro, dovrebbero averti dato un codice EU e avallerebbe la mia teoria che in italia non rispettiamo le norme europee per l’installazione degli impianti a gas

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        Marco

        Grazie per la Vs. risposta.
        Per Antonino, al punto P.3 del Zulassungsbescheinigung è stato riportato: Benzin/Fluessiggas, il punto K è vuoto

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Si, ritengo che tu possa mantenere tutto così senza problemi e circolare liberamente in Italia.

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    Franco Fredici

    Salve, ho residenza in Norvegia, abito in Toscana in tutto 5 mesi l’anno, e vorrei immatricolare e assicurare un veicolo in Italia. Come fare? Lo posso mettere a mio nome? O lo devo mettere a nome di un parente /di un amico?
    Vi ringrazio e saluti
    Franco

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Se sei cittadino Italiano ed il mezzo rimane in Italia, non ci sono problemi, puoi immatricolare a tuo nome, indicando sia la residenza estera che un recapito in Italia. Assicurarlo però sarà un po’ costoso, ragion per cui se hai una persona di fiducia a cui intestarlo potrebbe essere una scelta conveniente.

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    elisa

    Salve sono in Uk in questo momento con un furgone italiano (tutto in regola bollo e assicurazione italiana)

    ho varie domande:
    so che ci sono sei mesi di tempo per dichiarare il mezzo in Uk ma che diventano un anno nel caso di studente come il mio moroso, ma
    – partono dal primo approdo in uk, ma poi si riazzerano se il mezzo esce e rientra? ad esempio andiamo con il mezzo a dublino (e ovvio conservo il biglietto di entrata)?

    (siamo entrambi residenti ancora solo in italia, io lavoro con partita iva italiana come freelance con clienti italiani e lui appunto fa un anno di master… quindi NON esistiamo per lo stato inglese, se non per l’affitto e per il Nino (il loro codice fiscale) che abbiamo però solo da tre mesi

    oppure scattano al cambio di residenza/iscrizione all’aire…?
    per assurdo anche una famiglia austriaca in vacanza in uk tre mesi, poi se torna per altri 3 mesi e mezzo entro l’anno solare deve registrare il mezzo? non ha senso… dovrebbe essere regola solo per chi RISIEDE qui, sbaglio?

    non vorrei dover riportare il furgone in italia e non vorrei fare il cambio di immatricolazione (che è un’incubo) se poi tra tre mesi lui non trova lavoro e dobbiamo tornare in italia… vorrei capire bene da quando parte il conteggio e se il fatto di essere residenti e lavorare (io) solo con l’italia cambia la situazione

    inoltre il conteggio dei mesi vale per anno solare (esempio per il 2014 nov+dic=2 mesi e per il 2015 ne abbiamo fatti 8, oppure devo considerare già i 10 totali)

    grazie mille

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Allora, anche in Uk dovrebbe valere questa regola: intanto il termine è 6 mesi in quanto extra UE. Il termine decorre dalla data di ingresso ed è rinnovabile uscendo e rientrando entro 6 mesi, a patto che non si abbia residenza in UK. Se si ha residenza in Uk, i 6 mesi decorrono dalla data dio residenza e ovviamente costituiscono un termine oltre il quale il mezzo deve uscire definitivamente dai confini oppure essere ri-targato.

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        elisa

        grazie mille per la risposta, nel nostro caso (essendo il mio ragazzo studente presso una loro univeersità) i sei mesi diventano 12, sono certa ho verificato addirittura PRIMA di arrivare qui in UK. Questo raddoppio del tempo vale anche se il mezzo è intestato a me, in quanto conviventi. e ovvio io ho seguito lui qui, sennò non sarei mai venuta. è bastata una mia delega a lui per l’uso del mezzo, mezzo che reca anche l’adesivo dell’ateneo sul parabrezza.
        lo scrivo dovesse servire a qualcuno in situazione simile.
        siamo entrambi residenti in italia, quindi mi conferma che ora basta che esca e rientri, per avere altri sei mesi???
        entro i quali senza dubbio sapremo che fare, se tornare in Italia o rimanere, nel caso cambio residenza e ovvio o ritargo il mezzo o lo porto in italia e ne compro uno qui.
        gentile esperto, posso puntualizzare che, anche non avendo l’euro come moneta, il regno unito fa parte (ancora) dell’UE… per informazione a chi potrebbe trovarsi in situazione analoga alla nostra, aggiungo che la fonte per avere conferma dei 12 mesi invece che i 6 in caso di studente è proprio il sito del governo inglese

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          elisa

          Inserisco link di riferimento anche per altri studenti. con residenza in italia, auto immatricolata in italia ecc si ottiene il permesso di utilizzare il mezzo per tutta la durata del piano di studio (nel caso del mio ragazzo un anno, ma valeva la stessa regola per due o più anni) vedere parte al centro del seguente link del governo: [link tolto per motivi tecnici]

        • Marco R. (Borsatrader)
          Marco R. (Borsatrader)

          Allora, ho ristudiato a fondo la normativa specifica UK, anche sul link che avevi indicato. Purtroppo devo contraddirti: l’eccezione al limite massimo di permanenza riservata agli studenti (e anche ai lavoratori a progetto) si applica solo a chi proviene da fuori della UE. “Students and Workers”: “you normally live outside the EU”.
          A breve inserirò direttamente nell’articolo i link ai principali regolamenti nazionali.

        • Marco R. (Borsatrader)
          Marco R. (Borsatrader)

          Certo che l’UK fa parte della UE, ma come da tradizione, si fanno leggi e regolamenti diversi dal resto dell’Europa… comunque se hai verificato questa eccezione per gli studenti, sicuramente va bene, io non la conoscevo.

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