Buongiorno a tutti!
Vorrei porre una domanda a cui è già stata ampiamente data risposta ma non riesco ad equiparare il mio caso a nessuno di quelli già affrontati (che ho trovato).
Non sono più neopatentato e ho superato i 25 anni di età, non ho una auto propria e di conseguenza non ho mai avuto un assicurazione (e quindi attestazione di rischio) propria. Guido un’auto intestata a mio padre ma purtroppo non risiedo più con i miei genitori e quindi non figuro nel loro stato di famiglia.
Avendo intenzione di assicurare l’auto che guido (di cui però non sono il proprietario) a nome mio e volendo evitare di cominciare dalla 14a classe di merito e pagare un premio molto alto, l’assicuratore della compagnia con la quale attualmente l’auto è assicurata mi ha consigliato di cointestare l’auto si a me che a mio padre. In questa maniera, a suo dire, usufruirei della stessa classe di mio padre e trascorsi 12 mesi dal rinnovo della polizza anche io otterrei un’attestazione di rischio completa.
Mi sono informato e ho appreso, correggetemi se sbaglio, che se poi volessi intestare l’auto solamente a me, mio padre dovrebbe rinunciare alla classe di merito di cui gode attualmente su l’assicurazione di quell’auto. Continuerebbe a godere della classe di merito di cui gode attualmente su l’assicurazione dell’auto che guida lui (è intestatario di due auto, una la guida lui e una io).
Le mie domande sono le seguenti:
– E’ lecita un operazione del genere?
– Allo scadere della polizza io ottengo un’attestazione di rischio in cui figurerebbe che sono in 1 C.U. (uguale a quella di mio padre) o solo la classe di merito che ogni assicurazione associa ai propri clienti?
– Se io, trascorsi 12 mesi, allo scadere della polizza volessi cambiare assicurazione mantengo la stessa classe di cui ho goduto per un anno in quanto cointestatario dell’auto di mio padre?
Grazie per la cortesia,
buona giornata a tutti!
Federico